Teatro Bonoris
La storia del teatro Comunale di Montichiari risale al 1774, anno in cui fu inaugurato l’edificio che ancora lo ospita, anche se originariamente le dimensioni erano ridotte.
Verso la fine dell’ottocento si rese necessario un ampliamento e, grazie alle sollecitazioni della comunità monteclarense e all’impegno di Gaetano Bonoris, che sarà insignito del titolo di conte nel marzo 1891 dal re Umberto I, come ringraziamento per l’ospitalità ricevuta nella villa Mazzucchelli di Montichiari, iniziarono i lavori.
Gli arredi che giunsero al rinnovato teatro erano stati in origine allestiti a Mantova dalla famiglia Arnoldi nel 1882.
Pochi anni dopo a causa di gravi problemi economici fu messo in vendita. La struttura lignea fu acquistata nel 1887 e donata a Montichiari nel 1887 da Gaetano Bonoris che già pensava alla costruzione del proprio castello.
Gli interni teatrali furono trasportati da Mantova a Montichiari via treno nel 1890 e quindi rimontati entro lo spazio appositamente progettato dall’architetto Antonio Boschetti.
La disposizione della platea, dei due ordini di palchi e del loggione assecondò la tipologia del teatro all’italiana seguendo la tradizionale forma “a ferro di cavallo”.
La struttura fu completata con interventi di decorazione della volta.
Nell’aprile del 1890, un gruppo di benestanti monteclarensi, appoggiato dal Bonoris, costituiva la Società dei Palchettisti con la partecipazione di una rappresentanza comunale per la gestione del teatro.
I sottoscrittori erano 36 e si impegnavano ad acquistare un palco ciascuno e al pagamento di un canone annuo.
Il nuovo Teatro Sociale fu inaugurato con la messa in scena del Trovatore di Giuseppe Verdi il 18 ottobre 1890.
Da allora l’attività del teatro è stata fittissima di eventi di grande rilevanza culturale e di diversa tipologia.
Nel 1996 ebbe inizio una lunga opera di riqualificazione che, terminata nel 2003, riportò il teatro all’originario splendore dotandolo di moderne funzionalità.
Il Teatro è oggi gestito dall’Associazione che si è costituita nel 2003 tra i palchettisti donanti dei loro palchi al Comune che ha come obiettivi primari lo sviluppo culturale attraverso l’organizzazione di spettacoli e manifestazioni di prosa, lirica, musica classica e non, danza, convegni ed iniziative di carattere socio-culturale di particolare interesse per la collettività ed il territorio, affinché il teatro sia uno spazio vivo e partecipato dalla collettività.